Agevolazioni per l’acquisto di una casa? La Legge di Stabilità 2016 ne ha introdotte alcune: vale la pena di conoscerle per capire se è possibile beneficiarne e, in qualche modo, ridurre l’impatto di una spesa tanto significativa. Ci sono, inoltre, delle differenze evidenti rispetto al passato. Per esempio, fino all’anno scorso chi essendo già in possesso di una casa ma intenzionato a venderla trovava una nuova abitazione non poteva usufruire – se non aveva ancora venduto la casa di proprietà quando andava al rogito – delle agevolazioni previste per la prima casa, e di conseguenza era tenuto a pagare l’imposta di registro pari al 9% della spesa, anche se nel giro di breve tempo la nuova abitazione sarebbe diventata anche l’unica e quindi a tutti gli effetti una prima casa. Da quest’anno non sarà più così, perché in circostanze come queste si potrà fare riferimento all’imposta di registro agevolata, corrispondente al 2% del valore catastale della casa, ovviamente a condizione che la casa di proprietà precedente venga venduta (lo si può fare nel giro di dodici mesi).
Sempre rimanendo nell’ambito delle nuove costruzioni, c’è un’altra novità da segnalare, che ha a che fare con la possibilità di detrarre il 50% dell’Iva che è stata pagata per comprare la prima casa, ritenuta un rimborso Irpef e quindi distribuita nei dieci anni successivi. Un’opportunità da non sottovalutare, anche perché le detrazioni in alcuni casi possono essere anche molto consistenti: c’è, però, un vincolo da cui non si può prescindere, nel senso che tali agevolazioni sono concesse unicamente per chi acquista un’abitazione di classe energetica A o di classe energetica B. Nuove costruzioni, appunto, o comunque immobili che sono stati ristrutturati da poco con un occhio all’efficienza energetica.
Per altro, sono sottoposte a restrizioni particolari anche gli incentivi che hanno a che fare con l’acquisto della prima casa mentre si cerca di vendere la precedente abitazione di proprietà: i limiti, però, in questo caso non chiamano in causa l’efficienza energetica. Le agevolazioni, in particolare, non possono essere richieste se si è in procinto di comprare dei beni immobili di lusso, e in particolare un edificio della classe catastale A1, della classe catastale A8 o della classe catastale A9. A dir la verità questa esclusione era già prevista negli anni passati, ed è stata semplicemente riproposta.
Insomma, buone notizie per tutti coloro che sono in cerca di una nuova casa: in un momento in cui il mercato immobiliare è costretto a fare i conti con la crisi degli anni precedenti, che ha determinato per molti anche l’impossibilità di accendere un mutuo, ecco due parziali contromisure che potrebbero migliorare la situazione o comunque risollevare le vendite immobiliari. Una luce in fondo al tunnel, come si suol dire, sia per le imprese che per i consumatori.