Molti di noi hanno dei risparmi e non hanno la minima idea di come andare ad investirli. Restano quindi bloccati sul proprio conto corrente per anni senza fruttare al giorno d’oggi, manco un euro!
Alcuni scelgono di investire i propri soldi in obbligazioni o polizze assicurative, prodotti che tengono i consumatori legati per decine di anni senza che questi possano svincolarsi senza perdere tutti gli interessi maturati fino a quel giorno.
In alternativa a questi, molto spesso vengono trascurati i conti deposito, che sono uno strumento efficace e che non implica dei vincoli temporali. Anche se questi investimenti al giorno d’oggi non offrono più quei rendimenti di un tempo. Ci ricordiamo ancora il 4,5% offerto da ING direct con conto arancio molti anni fa. Un sogno che al momento non sembra ripetibile.
Rispetto ai fondi di investimento, nei quali non si sa mai dove e come i propri soldi vengono investiti (sembrano infatti dei grandi buchi neri), i conti deposito hanno un funzionamento molto più chiaro e lineare. In questo momento di crisi possono essere un piccolo paracadute per i propri soldi fermi la sul proprio conto corrente.
Le polizze assicurative invece, non garantendo il capitale versato, possono essere un’alternativa rischiosa per i propri investimenti a lungo termine.
La forte frenata dell’economia italiana e l’incertezza generata dalle aste a medio e lungo termine, ha fatto dirottare 230Miliardi di euro in scadenza nei prossimi 3 anni.
Non potendo accedere più a questa forma di finanziamento le banche, hanno deciso di tornare a bussare alla porta dei consumatori per raccogliere liquidità, attraverso conti deposito .
Attivando delle offerte più convenienti stanno cercando di recuperare tutto il possibile.
La durata dei conti depositi non è fissa, e si adatta con le aspettative temporali dei consumatori, rendendoli così come uno strumento flessibile e adatto ai nostri investimenti.
Banca MPS per esempio, sta cercando di spingere i nuovi clienti Widiba con tassi fino al’1,8%. Una mossa astuta in quanto la durata temporale di 6 mesi non è equiparabile con le scadenze legate al funding.