Tra i vari ambiti di intervento di una psicoterapeuta a Modena c’è anche la cura della fobia sociale. Non di rado, infatti, una sofferenza psicologica ha a che fare con una difficoltà, da parte della persona che ne è colpita, a relazionarsi con gli altri in maniera gratificante e soddisfacente. Nel momento in cui tale difficoltà risulta molto evidente ed è alquanto marcata, andando a condizionare la qualità della vita della persona provocandole pena e sofferenza, si parla – appunto – di fobia sociale, non di rado indicata anche come ansia sociale. In effetti si tratta di una vera e propria forma di ansia, che è caratterizzata dalla sensazione costante di inadeguatezza e da una eccessiva timidezza.
Una psicoterapeuta a Modena, quindi, può intervenire e offrire un aiuto per limitare, ridurre e far scomparire progressivamente il senso di inferiorità che prova chi soffre di questo disturbo: un senso che può presentarsi in ogni situazione in cui la persona sia chiamata a relazionarsi con altri, che si tratti di un’interrogazione a scuola, di una cena in un ristorante, di una riunione di lavoro o di qualsiasi altro evento. Non solo: in diversi casi quest’ansia può palesarsi anche con modalità – per così dire – anticipatorie, nel senso che si concretizza nelle ore o addirittura nei giorni che precedono le situazioni che favoriranno le interazioni con le altre persone.
Ecco perché è importante fare affidamento su una psicoterapeuta a Modena, che mette a disposizione del paziente le risorse di cui ha bisogno e gli strumenti che potrebbero tornargli utili per affrontare e superare una condizione che suscita una profonda e perfino invalidante insicurezza. Il non sapere come comportarsi, il sentirsi inadeguati, l’incapacità di esprimersi come si vorrebbe: sono tutte circostanze che si sommano e si mescolano le une con le altre e che finiscono per accentuare ancora di più un disagio che è già molto forte. Chi soffre di fobia sociale ha il terrore di essere deriso e preso in giro, o comunque di essere tacciato in modo negativo: per questo in molti casi sceglie di rimanere in silenzio, ma d’altra parte in altre situazioni la sua ansia deriva proprio dal terrore di restare zitto e non sapere cosa dire.
Il fobico in questione balbetta o diventa rosso in viso, suda o si blocca mentre parla: la vergogna è il sentimento che domina la sua vita, ed è una vergogna che scaturisce dal timore di sentirsi giudicati in modo non positivo. Appare evidente che è la carenza di autostima il punto di partenza che innesca questo meccanismo così poco piacevole e così pericoloso. I comportamenti da evitamento non possono essere tollerati, ma devono essere affrontati, per fare in modo che la vita relazionale e sociale del soggetto non venga compromessa in maniera definitiva e spiacevole, oltre che senza motivazioni.