La scelta degli assorbenti: ecco qualche consiglio

Quello con le mestruazioni è un appuntamento destinato a tornare molte, moltissime volte durante la vita di una donna: a partire dal menarca, ovvero dalla prima mestruazione attorno ai 10-14 anni, questo processo biologico accompagna infatti le donne fino alla menopausa. Diventa dunque fondamentale individuare l’alleato giusto per convivere al meglio con la perdita ciclica del sangue, la quale dura tendenzialmente dai 3 ai 7 giorni. Ma quali sono i fattori in base al quale scegliere gli assorbenti? A che cosa bisogna fare attenzione?

Conoscere se stesse ancora prima degli assorbenti

Prima di vedere nel concreto come scegliere gli assorbenti, è necessario anticipare che la scelta di questi accessori deve essere fatta prima di tutto a partire da una attenta analisi delle proprie necessità ed esigenze. Non è certo un caso se la scelta dell’assorbente perfetto, tendenzialmente, si fa tentativo dopo tentativo, grazie all’educazione e soprattutto all’esperienza, e quindi in definitiva in virtù di una maggiore conoscenza del proprio corpo: scegliere gli assorbenti giusti con cui affrontare le mestruazioni significa infatti riuscire a vivere serenamente la propria quotidianità, senza che questa venga scalfita ogni 26-32 giorni (il ritmo ideale per le mestruazioni, come è noto, è  di 28 giorni).

Ma perché è fondamentale scegliere gli assorbenti giusti? Semplice: l’utilizzo di un assorbente igienico poco adatto causa prurito intimo e fastidio, e non solo. Non è certo un caso se, nel corso dei secoli, si sono andati via via migliorando gli assorbenti femminili, alla ricerca di prodotti in grado di garantire comodità, assorbenza e traspirazione. Il primo nemico da sconfiggere, ovviamente, era ed è il ristagno di sangue. Questo, a contatto con le mucose, potrebbe infatti dare il via a bruciore, prurito e irritazioni, come risultato di un’alterazione dell’ambiente genitale. Come anticipato, però, non si deve pensare alla sola assorbenza: anche la traspirazione gioca infatti un ruolo fondamentale. È infatti importante evitare che l’area genitale venga isolata totalmente, col rischio concreto di dare il via alla vestibolite, e dunque a un’infiammazione del vestibolo vaginale in grado di durare ben oltre i giorni della mestruazione. I fattori da tenere in considerazione nella scelta degli assorbenti, dunque, sono diversi e non trascurabili.

Come scegliere gli assorbenti giusti

Gli assorbenti più diffusi sono anche quelli che si richiamano ai modelli più tradizionali, e quindi gli assorbenti esterni. Si tratta per l’appunto di accessori a uso esterno, sicuramente più pratici dei modelli di un tempo ma pur sempre ingombranti, i quali risultano composti da tre diversi strati, ovvero quello superficiale, quello assorbente e quello sottostante. Sono per l’appunto i materiali impiegati per la realizzazione dei tre diversi stati che condizionano in primo luogo la qualità degli assorbenti. In linea generale, si sconsiglia sempre l’utilizzo di assorbenti o di salvaslip trattati con profumi, i quali possono avere eventuali effetti allergizzanti.

Ma gli assorbenti esterni non sono certamente l’unica opzione possibile: anche gli assorbenti interni sono un’opzione da tenere in considerazione, partendo dal particolare sistema muscolare della vagina, grazie al quale è possibile posizionare all’interno un oggetto senza che questo possa creare alcun disturbo. Ecco dunque che non possono essere trascurati i tamponi, molto meno ingombranti degli assorbenti esterni, né le coppette mestruali, realizzate in silicone medicale e pensate per essere riutilizzate per oltre 5 anni, con un importante risparmio economico (e con un minore impatto ambientale).

Oltre a scegliere gli assorbenti giusti, è molto importante cambiarli spesso, optando poi per dei detergenti intimi con pH acido, per tenere lontane infezioni o fastidiose irritazioni.