Quando (e come) togliere il ciuccio

Togliere il ciuccio, molto spesso, è tutto fuorché un passaggio liscio e semplice: alcuni bebè non vogliono assolutamente liberarsene! In questo articolo vedremo dunque insieme qual è il momento giusto per togliere il ciuccio ai nostri bambini, per poi concentrarci sulle tecniche più efficaci per rendere indolore questa transizione.

Prima di iniziare, però vogliamo sottolineare il fatto che il ciuccio non va assolutamente demonizzato: se di qualità e utilizzato , infatti, il succhietto non è affatto dannoso per la salute del bambino. Anzi, l’uso del succhietto può avere tanti vantaggi. Per prima cosa, è stato dimostrato che il ciuccio incentiva il rilascio di endorfina, più comunemente chiamata come ormone della felicità. Oltre a questo, è estremamente utile nel momento in cui i neonati – magari a causa delle coliche – non riescono a prendere sonno.

Detto questo, arriva per tutti i bambini il momento di abbandonare l’amato succhietto. Un uso eccessivo e prolungato nel tempo, infatti, può effettivamente portare problemi sia ai denti che alla bocca. Ma quando arriva il momento giusto di togliere il ciuccio?

Quando togliere il ciuccio

Non esiste una regola assoluta che indica le precisa data in cui il succhietto va eliminato. Per capire quando è il momento più opportuno per togliere il ciuccio gli stessi pediatri si sono affidati a degli studi specifici, i quali hanno dimostrato che chi utilizza il succhietto dopo i 4 anni ha maggiori probabilità di avere a che fare con dei problemi di malocclusione dentale. Quindi la maggior parte dei pedagogisti consiglia di togliere assolutamente il ciuccio entro i tre anni di età, e preferibilmente ancora prima, entro i primi due anni di età. Va sottolineato, in realtà, che in certi casi è possibile provare a eliminare il succhietto già al dodicesimo-diciottesimo mese, usando un bel po’ di tatto e non forzando la mano.

Sarà del resto lo stesso bimbo, a volte, a segnalare questo momento, dimenticandosi totalmente del ciuccio o dimostrandosi già abbastanza sicuro di sé. Nella maggior parte dei casi, invece, far dimenticare il ciuccio ai piccoli sarà leggermente più difficile – ma non impossibile.

Come togliere il ciuccio riducendo al minimo lo stress

Normalmente, un bambino a cui viene tolto il ciuccio si mostrerà piuttosto irritabile e scontento per alcuni giorni, in genere tre o quattro. Durante queste prime giornate, infatti, il bimbo non sarà a proprio agio, e farà fatica a rilassarsi a dovere.

Per ridurre al minimo le conseguenze negative dell’eliminazione del ciuccio è possibile partire con il suo razionamento, lasciandolo dunque al bambino solamente la sera, per addormentarsi. Sarebbe una buona norma poter contare su una scatoletta in cui lo stesso bambino dovrà riporre il ciuccio la mattina prima di iniziare la giornata, per poi recuperarlo la sera.

Nel momento in cui il bambino non avrà più alcun bisogno del ciuccio durante la giornata, si potrà considerare di toglierlo anche la sera – e quindi definitivamente – sostituendolo con qualcos’altro: una favola, degli abbracci e delle coccole, o persino una piccola copertina morbida e piacevole da toccare. In linea generale, il sonno del bambino nelle prime notti senza ciuccio non sarà dei migliori, e di conseguenza nemmeno il nostro. Ma questo periodo stressante durerà poco!