Il ricorso alla luce pulsata può rappresentare la soluzione definitiva per dire addio ai peli di troppo in corrispondenza della zona inguinale. Nel momento in cui scegli la depilazione laser inguine per un trattamento totale, la luce pulsata ti garantisce i risultati che ti attendi senza rischi: essa fa riferimento all’adozione di una particolare lampada allo xenon, attraverso la quale possono essere bombardati da un fascio di luce i bulbi piliferi che sono destinati a essere annientati. Il laser emette un livello di energia che cambia in funzione della tipologia di intervento che deve essere portata a termine, la quale a sua volta varia in base alla zona su cui si deve intervenire e alle caratteristiche dei peli. Altri fattori che è bene tenere in considerazione per modulare la depilazione laser inguine sono la presenza di eventuali disfunzioni ormonali e l’assunzione di particolari medicinali in grado di provocare l’irsutismo.
I vantaggi offerti dalla luce pulsata per la depilazione
Occorre tener presente che dopo che ci si è sottoposti a un trattamento di luce pulsata è preferibile non esporre la zona alla luce diretta del sole e non frequentare bagni turchi o saune. In linea di massima, comunque, sono ben pochi gli effetti collaterali che sono connessi al ricorso alla luce pulsata in qualità di metodo di depilazione permanente. Nel caso in cui il trattamento venga effettuato in modo appropriato da un professionista del settore, l’impatto sulla pelle è decisamente limitato: nel giro di due o tre giorni spariscono gli eventuali rossori che si dovessero presentare, mentre non si ha a che fare con nessun tipo di dolore. Al massimo si avverte una sorta di pizzicore fastidioso, che tuttavia non ha nulla a che vedere con i disagi correlati alla depilazione con elettrolisi o, ancora peggio, con gli effetti traumatici di una ceretta a freddo o a caldo.
Un altro dei pregi della luce pulsata per la depilazione laser inguine consiste nella precisione che viene assicurata dal fascio di luce: è lo stesso operatore a impostarla prima della seduta, e questo permette di intervenire con la massima accuratezza sui bulbi piliferi dell’area su cui si vuole intervenire. Per quel che riguarda la durata e il numero delle sedute, tutto dipende da quanto è grande la zona che deve essere trattata, ma le variabili in gioco sono tante: la struttura del pelo, per esempio, ma anche il numero di peli. Per l’inguine, in genere, non ci vogliono più di cinque sedute, ma va notato che deve passare almeno un mese tra una seduta e quella successiva, visto che l’area è comunque sottoposta a un lieve trauma da cui si deve riprendere. Ogni trattamento, inoltre, dura in media tra i 30 e i 60 minuti.
Chi deve evitare la luce pulsata
Se è vero che non è pericolosa, è altrettanto vero che la luce pulsata è vietata a chi soffre di malattie cardiache e alle donne che aspettano un bambino. Inoltre, deve essere evitata dalle persone epilettiche, da quelle diabetiche, da quelle fotosensibili e da quelle che spesso hanno a che fare con l’herpes o con altre malattie della pelle contagiose. A volte i melanociti possono essere danneggiati per colpa del fascio di luce e lasciare delle cicatrici o delle macchie di colore biancastro che, in ogni caso, sono destinate a sparire nel giro di breve tempo.