Allarmi senza fili, come migliorare la protezione della propria casa

Quando arriva il momento di comprare un antifurto, sempre più utenti decidono di orientarsi verso un sistema di allarme senza fili. Come si può facilmente intuire, in effetti, la mancanza di cavi garantisce una lunga serie di benefici, a cominciare dal fatto che per l’installazione non c’è bisogno di realizzare tracce nei muri. Questo può apparire un aspetto di poco conto, ma in realtà è di fondamentale importanza, poiché consente di evitare molti fastidi, dalla quantità di polvere che viene prodotta ai rumori.

I vantaggi offerti da un antifurto wireless

Chi decide di installare un impianto di allarme casa senza fili spesso opta per questa soluzione anche per approfittare della notevole semplicità di configurazione che i sistemi wireless assicurano. E lo stesso si può dire per una eventuale riconfigurazione, come quella che si potrebbe rendere necessaria nel caso in cui i sensori dovessero essere spostati. Le centrali digitali moderne, poi, garantiscono la massima facilità di utilizzo, e in più mettono a disposizione la possibilità di controllo remoto. Non è un caso che i sistemi più all’avanguardia dal punto di vista tecnologico prevedano la disponibilità di applicazioni per consentire la gestione a distanza attraverso lo smartphone.

Gli elementi che compongono un impianto senza fili

Il componente principale di un impianto di allarme senza fili è rappresentato dalla centrale, che fa sì che l’antifurto possa funzionare anche in assenza di energia elettrica, grazie a un alimentatore e a una batteria di back up. Per captare i tentativi di intrusione occorrono i rivelatori, mentre non può mancare una tastiera – o un telecomando, a seconda dei casi – come dispositivo di comando locale. Il combinatore telefonico e la sirena rientrano nella categoria dei dispositivi di allarme, mentre i dispositivi di comando remoti sono rappresentati dalle app, che di solito sono fruibili sia da iPhone che da smartphone con sistema operativo Android.

L’importanza della centrale in un impianto di allarme

Il cuore e al tempo stesso il cervello di un sistema di antifurto sono racchiusi nella centrale, che riceve i segnali dei rivelatori e in presenza di un allarme fa entrare in azione i dispositivi. La centrale consiste in una sorta di armadietto in metallo le cui dimensioni sono paragonabili a quelle di una scatola di scarpe. Al suo interno si trovano la batteria di riserva, l’elettronica e – in alcuni casi – un dispositivo di comando, cioè una tastiera che permette di attivare l’allarme o di disattivarlo.

Le caratteristiche della centrale

A prescindere dal tipo di centrale con cui si ha a che fare, a ciascun rivelatore deve corrispondere una zona specifica della centralina. Grazie a questa prerogativa, se si dovesse verificare un guasto a essere esclusa sarebbe unicamente una parte dell’impianto. A volte la centrale può includere un codice anti-rapina: nel momento in cui esso viene digitato, il combinatore telefonico trasmette un segnale di allarme silenzioso. Infine, è indispensabile che la centralina possieda una batteria ad accumulatori, così da poter funzionare anche quando l’energia elettrica viene a mancare.

Le soluzioni di Beta Elettronica

Con l’azienda Beta Elettronica si può essere certi di proteggere la propria abitazione nel migliore dei modi. Questo marchio, infatti, propone un allarme wireless multifunzionale, che non solo rileva intrusioni da parte di estranei e tentativi di effrazione, ma ha anche la capacità di segnalare fughe di gas, allagamenti o fumo. Volendo, è possibile collegare il sistema con una centrale operativa allo scopo di verificare quello che sta succedendo in tempo reale. Il sito di Beta Elettronica consente a chi lo desidera di calcolare un preventivo direttamente online.