Diversi studi attribuiscono la crescita preponderante della ludopatia a internet

Social-Media-User-800x480La dipendenza dal gioco patologico rappresenta, nel nostro paese, un fenomeno in continua espansione. Secondo i dati contenuti nei recenti rapporti Espad e Ispad del Cnr, il 43% della popolazione tra i 15 e i 64 anni ha giocato almeno una volta nel corso della sua esistenza.  Ancora più preoccupante la situazione dei giovani: il 47.1% dei giocatori ha, infatti, tra i 15 e i 19 anni. A giocare sono più ragazzi (58.1%), ma anche il numero delle ragazze è alquanto elevato (36.8%). Guardando i dati non stupisce che tra il 4 e l’8% degli adolescenti abbia problemi di gioco e tra il 10 e il 14% sia a rischio di contrarre la patologia.

La relazione empatica tra ludopatia e internet

Sulla rete pullulano infatti migliaia di siti dove è possibile scommettere in svariati ambiti: sport, casinò e slot machine, bingo, poker, lotterie istantanee. Il giocatore è così sottoposto a maggiori stimoli, non riesce a controllarsi, diventa compulsivo e finisce col cadere nella rete della dipendenza.

La ludopatia viene definita come un disturbo del controllo degli impulsi in cui chi soffre sente il desiderio irrefrenabile di continuare a giocare nonostante le conseguenze negative che possono scaturire da tale comportamento. Il gioco si converte in una vera e propria dipendenza, come accade col tabacco, l’alcool o qualsiasi altro tipo di droga. La ludopatia, così come ogni altra malattia, presenta dei sintomi, ma c’è chi la definisce nascosta perché non appaiono segni evidenti e fisici come avviene, ad esempio, con la droga o l’alcol.

I fattori che rientrano in gioco in questa forma di dipendenza sono per lo più psicologici. Il giocatore patologico perde il controllo e non riesce a smettere di giocare, anche quando si ripromette che non tornerà più a dedicarsi all’attività. La ragione per cui non si riesce a farlo, è che diventa un’abitudine talmente radicata dalla quale risulta difficile allontanarsi. Le persone, familiari, amici, conoscenti, sono i primi ad accorgersi che il loro caro sta vivendo un serio problema, l’unico che invece continuerà a non riconoscerlo.  Il desiderio di vincere denaro e diventare ricchi, si impadronisce della persona inducendolo a giocare e rigiocare più volte.

Ludopatia inconsapevole

La persona è inconsapevole dei rischi legati all’abitudine a giocare e difficilmente affermerà di aver paura di poter ricadere nel vizio dichiarandosi assolutamente convinta di essere capace di esercitare un’autoregolazione. La realtà è che molti giocatori patologici non sono consapevoli della forma di dipendenza che hanno sviluppato e sono poco informati sulle dinamiche della patologia stessa, questo fenomeno prende il nome di dipendenza inconsapevole. Giocare compulsivamente non significa solo svuotare il proprio portafogli, ma sperimentare il desiderio irresistibile di giocare che, se non soddisfatto, impedisce di vivere giorno dopo giorno.

Ludopatia online

L’avvento del gioco online e la sua regolamentazione ha rappresentato un’aggravante di questa forma di dipendenza. Non c’è bisogno di recarsi in un casinò per giocare e sfidare la dea bendata. Inoltre, così come avviene con le slot machine (considerate l’anticamera della dipendenza), il giocatore riceve stimoli immediati che indicano se ha vinto o perso una partita. A ciò si aggiunge la possibilità di accedere a questa tipologia di giochi in qualsiasi momento e luogo, attraverso i dispositivi mobili.

I giochi online, come le slot machine terresti e digitali, sono basati sulla strategia del rinforzo intermittente. Le vincite intermittenti alimentano la credenza che prima o poi possano capitare anche vincite sostanziali le quali finiscono con il rafforzare alcune cognizioni erronee circa il gioco favorendone così la persistenza. Il giocatore diventa una vittima del suo desiderio di giocare, specialmente quando non capace di tenere sotto controllo le sue cognizioni erronee: non riuscendo a rimandare a più tardi la sua decisione di giocare, non riesce ad affrontare la soluzione dei suoi problemi.

Il dato confortante è che fortunatamente la dipendenza dal gioco online si può curare e che ciò non significa che tutti coloro che accedono a questi giochi possono diventare giocatori problematici. Nonostante si tratti di disturbi che si verificano episodicamente e che possono presentare ricadute, un giocatore d’azzardo online non deve convertirsi per forza in un giocatore d’azzardo cronico.