Vacanze in barca a vela Costiera Amalfitana

Grazie alle vacanze in barca a vela Costiera Amalfitana ci si può immergere – in senso metaforico e non solo – nella bellezza di questo tratto di Campania: un viaggio in grado di assecondare i gusti più diversi, visto che il litorale campano che si estende da Sorrento a Salerno è così magico da essere stato inserito addirittura nell’elenco dei siti dichiarati dall’Unesco patrimoni dell’umanità. Chiunque abbia – o abbia avuto – la possibilità di viverci o di trascorrervi qualche giorno non farà fatica a capirne il motivo: dagli scenari naturali da favola alle acque cristalline del mare, sono davvero tante le ragioni per cui ci si può far ammaliare da paesaggi tanto emozionanti. Senza dimenticare, ovviamente, le prelibatezze alimentari che si possono assaporare.

Ma non è finita qui, perché durante le vacanze in barca a vela Costiera Amalfitana ci si può cimentare anche in uno o più sport marini. Un tour ideale potrebbe prendere il via da nord, dove, dopo avere passato la penisola sorrentina e l’isola di Capri, si può già rimanere estasiati dalla poesia visiva che la costiere regala: meritano una fotografia, per esempio, la baia di Nerano e la baia di Ieranto, decisamente caratteristiche e consigliate anche a coloro che desiderano soddisfare il palato con piatti di pesce – ovviamente appena pescato in loco – in grado di estasiare i sensi. Questa è l’area naturale marina protetta di Punta Campanella, che propone ai turisti, tra l’altro, scogli al largo del litorale di dimensioni imponenti, con formazioni rocciose che sono note in tutta Italia e non solo: basti pensare a Li Galli, un terzetto di isolotti dove, secondo quanto raccontato nell’Odissea da Omero, Ulisse sarebbe entrato in contatto con le sirene.

Dopodiché, una sosta obbligata è quella a Positano, borgo immortalato in molteplici occasioni sia al cinema che in televisione, con le sue abitazioni che si affacciano direttamente sul mare. La Riserva statale di valle delle Ferriere, che include una vasta fascia di territorio fino alla zona del Salernitano, anticipa il fiordo di Furore, una insenatura non troppo grande che però ha la particolarità di essere collocata ai piedi di un vallone a strapiombo che è stato scavato nel corso degli anni dal torrente Schiato: i più coraggiosi hanno la possibilità di concedersi un tuffo.

Ancora, proseguendo verso sud ci si imbatte nella Grotta dello Smeraldo di Conca dei Marini, molto particolare anche per i colori assunti dall’acqua a causa dei giochi di luce determinati dai raggi del sole. Il clou di tutto il viaggio non può che essere Amalfi: ci si può fermare qui per assaggiare una sfogliatella o per visitare il centro di quella che – è bene ricordarlo – in passato è stata una delle quattro Repubbliche Marinare del nostro Paese. Se si cena qui, il pasto deve essere concluso per forza con un bicchierino di limoncello del posto, il liquore che viene preparato con i limoni che si coltivano qui.