Servizi informatici: l’algoritmo della verità

I servizi informatici dovrebbero semplificare tutta l’area informatica alle aziende, ai privati ed ai professionisti, che operano online ma che non hanno dimestichezze con la materia, eppure utilizzano i servizi per vendere, fare business, operare online, ecc. Il web è un territorio a tratti ancora insidioso, di fatto, si parla tanto di algoritmi creati per controllare con la massima precisione la quantità e la qualità dei contenuti web, proprio per evitare violazioni e plagi, e di fatto, Google, dal canto suo “si è mosso” dando vita ad un nuovo algoritmo. Il compito di questo nuovo algoritmo è quello di controllare che le notizie diffuse via internet siano vere ed affidabili, riuscendo a dare prova dell’autenticità della notizia, circoscrivendo il diffondersi delle notizie false.

Facciamo un po’ di chiarezza: per tutti lo scopo principale è quello di risultare primi nelle prime pagine dei motori di ricerca come Google, in base alle notizie più popolari ed ai clic degli utenti, però nel corso del tempo si sono ottenuti risultati spesso conflittuali. Spesso sono apparse ai primi posti delle notizie non vere, contrarie a quanto specificato nella ricerca.

Ecco perchè i ricercatori si stanno muovendo verso la ricerca in base all’affidabilità, e non più in base alla popolarità della notizia. Per arrivare a questo occorre confrontare le informazioni contenute in una pagina con quelle contenute nell’archivio automatico costruito dal nuovo algoritimo, il quale contiene “notizie verificate”. Questo significa che ai primi posti delle pagine dei motori di ricerca finirebbero i contenuti affidabili con meno errori.

Come sarà XenServer nel 2016?

Siamo nel settore delle applicazioni delle macchine virtuali, ovvero dei sistemi di affidabilità dei servizi informatici e della sicurezza. Il compito dell’ hypervisror è quello di controllare ed interrompere le attività pericolose a vantaggio della virtualizzazione, in quanto i servizi informatici e tutti i professionisti di questo settore, confidano in questa soluzione anche per il consolidamente dell’hardware. L’ hypervisor riduce il tempo necessario alla messa in opera di nuovi sistemi e abilita gestioni più semplici ed è ancora oggi alla base dell’infrastruttura informatica, di fatto è il sistema operativo che contiene altri sistemi operativi.
In Italia la top 3 degli hypervisor consigliata dagli esperti di Maticmind è la seguente:

Il più diffuso nelle aziende di tutto il  mondo è VMware perchè offre più funzioni come la possibilità di creare siti secondari per il disaster recovery service e permette anche di effettuare simulazioni su sistemi funzionanti senza downtime.

Al secondo posto c’è Hyper-V  che troviamo incorporato nei nuovi sistemi di Microsoft, funziona bene nelle piccole e medie imprese (PMI) perchè è molto semplice ed anche altamente intuitivo.

Al terzo posto c’è XenServer di Citrix che deriva dal progetto opensource XenSource. Lo conoscono  molto bene gli utenti Linux. In questo settore è riuscito a conquistare una grande fetta di mercato perchè Citrix ne ha fatto la piattaforma più performante per i desktop virtuali ed i terminal server Windows.

La versione di XenServer per gli sviluppatori è un’”area aperta” per i processori grafici di molti produttori. Sarà anche in grado di sfruttare tutte le potenzialità che saranno offerte dai processori Intel Xeon di nuovissima generazione.